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jueves, 29 de marzo de 2012

Apello per Malvinas (i 30 anni delle Guerra) ¡PER UN 2 APRILE INDIPENDENTE DA CRISTINA!


Appello unitario ai compagni in lotta contro le grandi compagnie minerarie, reduci della Guerra delle Malvinas, Sindacati, Centri Studenteschi, Partiti di sinistra e organizzazioni anti-imperialiste

¡PER UN 2 APRILE INDIPENDENTE DA CRISTINA!

Vial'imperialismo dalle Malvinas, dalle Ande, da Haiti e dall'America Latina!
Sulle Malvinas e sul Famatina non si tratta! Esigiamo la chiusura di Agua Rica e La Alumbrera

Che la crisi la paghino i capitalisti, non i lavoratori o i popoli oppressi dall'imperialismo!

Viva la lotta dei lavoratori britannici contro le manovre di taglio! / / Il governo argentino è in affari con Barrick Gold, Osisko, Rockhopper e British Petroleum, che continuano a saccheggiare il paese! / / Nazionalizzazione senza alcun risarcimento e autogestione operaia delle compagnie che operano simultaneamente nelle Malvinas e nel resto del territorio argentino!



Mentre ci avviciniamo al 30° anniversario della guerra delle Malvinas, l'imperialismo britannico intensifica la sua campagna di provocazione contro l'Argentina e il saccheggio del petrolio dalle isole. Prima di tutto, hanno annunciato di voler celebrare l'anniversario della fine della guerra con una festa sull'arcipelago a cui sarà presente il principe William e alcuni dei più alti ufficiali dello Stato Maggiore britannico. Poi, hanno accusato l'Argentina di essere un paese "colonialista" per aver rivendicato la propria sovranità sulle Malvinas. E, infine, hanno rafforzato la presenza militare nelle isole, inviando la nave da guerra più potente  al mondo – il HMS Dauntless.

Tutta questa offensiva politica e militare dell’imperialismo britannico ha come principale obiettivo quello di difendere il grande saccheggio di petrolio che si sta portando avanti nelle isole. In effetti, gli affari con il petrolio aumentano ogni giorno di più: il governo Kelper, ovvero degli abitanti inglesi delle isole, ha annunciato di voler creare un fondo sovrano per sfruttare circa 120 potenziali aree petrolifere, in cui si crede possano esserci grandi giacimenti. “Soltanto (...) con i ricavi generati dal governo delle Malvinas, sfruttando il brent del bacino di Sea Lion, dove la Rockhopper ha ha già trovato petrolio, (…) è probabile che il fondo arrivi a 10 miliardi di dollari" (El Cronista, 15/3). La voracità dell'imperialismo nelle isole, deriva dalla convinzione che queste siano presto destinate a diventare un grande esportatore, agli stessi livelli degli Emirati Arabi, dell'Algeria e dell'Arabia Saudita" (El Cronista). Per questo, anche l'americana Anadarko Petroleum, da brava sanguisuga, è entrata nei progetti di ricerca, sfruttando i suoi contatti al Pentagono ed a Washington. Il governo britannico ha difeso coi denti il negoziato per il fatto che "i benefici fiscali proiettati dal Regno Unito per l'esplorazione petrolifera nelle Isole Malvinas ammontano a 167 miliardi di dolari" (La Nación, 16/3). In un quadro di fallimento fiscale in Europa e in Inghilterra, l'imperialismo vueole che a pagare la crisi siano i popoli oppressi.  A 30 anni dalla guerra delle Malvinas, il governo britannico di David Cameron si propone di ratificare il brutale saccheggio delle risorse naturali delle nostre isole, con la complicità dell'imperialismo americano.

CRISTINA CEDE SOTTO L'OFFENSIVA IMPERIALISTA E REPRIME LE RIVOLTE POPOLARI E ANTI-IMPERIALISTE CONTRO LE GRANDI COMPAGNIE MINERARIE KIRCHNERISTE

“L'offensiva diplomatica" di Cristina è finita in un completo fallimento. La risoluzione con cui il Mercosur  ha stabilito che le navi con bandiera delle Malvinas non possano approdare nei porti dell'America Latina, è stato aggirata dai Kelper, sostituendo la loro bandiera con quella dell'Inghilterra. La misure  più "audace" da parte del governo, era stata quella di presentare un reclamo contro la militarizzazione dell'Atlantico Sud al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, in cui Cameron ha potere di veto, e "chiedere" a 20 importatori argentini che smettano di acquistare i loro prodotti dall' Inghilterra . Tuttavia, "dopo aver ricevuto il reclamo, il presidente del Consiglio di Sicurezza, non ha nemmeno divulgato un comunicato stampa” (Clarin, 19/2), e il boicottaggio alle importazioni è finito in nulla. Come conseguenza di tutto questo, il governo ha cominciato ad indietreggiare: all'inizio di marzo, Cristina ha annunciato di voler implementare tre voli settimanali da Buenos Aires a Malvinas, come adottando una linea di "seduzione" per kelpers.

La capitolazione del governo è determinato dal fatto che la sua intera strategia politica è quella di negoziare attraverso l'ONU la sovranità politica delle isole con gli inglesi. È una linea perdente. Per questo la sua "politica estera" viene  completata da una politica sistematica di repressione delle rivolte popolari e anti-imperialiste, come è già successo nel Famatina, a Belén e Tinogasta (Catamarcazo). La stessa risposta repressiva è stata data dai governi di Correa ed Evo Morales nei confronti della lotta popolare e indigena contro il saccheggio imperialista. Loro non si pongono, quindi, in lotta contro l'espulsione dell'imperialismo, ma, al contrario, sono il garante del saccheggio imperialista in tutto il territorio nazionale. Per questo, nel migliore dei casi, il governo potrebbe conquistare la sovranità formale delle isole, ma il saccheggio imperialista sarebbe mantenuto. Quindi, quello che Cristina ci offre è di avere un altro Famatina nelle Malvinas.

LA LOTTA DI FAMATINA ED IL CATAMARCAZO LO DIMOSTRANO: IL KIRCHNERISMO É IN AFFARI CON GLI SFRUTTATORI CAPITALISTI CHE SACCHEGGIANO LE MALVINAS

La “pueblada” di Famatina ed il Catamarcazo hanno messo in evidenza un'altra volta il vincolo del governo argentino con gli sfruttatori capitalisti che stanno saccheggiando le risorse naturali nelle isole. Una quantità significativa delle azioni di Osisko, la sanguisuga delle miniere che cerca di distruggere Famatina, sono detenute da JP Morgan, una consociata di The Capital Group, di proprietà della famiglia Rockefeller.

Lo stesso gruppo, attraverso la propria controllata Capital Research and Management, possiede una partecipazione azionaria in Rockhopper Exploration Plc., uno dei gruppi sfruttatori responsabili delle operazioni petrolifere esplorative nellle Malvinas. Allo stesso modo, il fondo d’investimento Blackrock ha una partecipazione in Goodman Group, che controlla Goodman Investment Counsel & Co. Ltd., il quale a sua volta detiene il 15,26% di Osisko; mentre é al tempo stesso anche azionista di Falkland Oil and Gas e di Borders & Southern Petroleum, le altre due compagnie petrolifere che stanno cercando petrolio nelle Malvinas.

In questa situazione, il governo di Cristina ha scelto di farsi assistere da Barclays Bank nello swap sui buoni di Stato caduti in default con la crisi del 2001, una banca che possiede una partecipazione in British Petroleum, ovvero una delle compagnie petrolifere presenti nelle Malvinas. Come si è visto, l'impotenza e l'incapacità del kirchnerismo nell'affrontare l'imperialismo sono determinati dai loro stretti legami con i grandi gruppi sfruttatori capitalisti, che traggono profitto dall'occupazione britannica delle isole. Il kirchnerismo ha un chiaro limite di classe – capitalista -che gli impedisce di scatenare una lotta decisa per la cacciata dell'imperialismo.

PER CACCIARE L’IMPERIALISMO DALLE MALVINAS, DEVONO ESSERCI NAZIONALIZZAZIONI IN TUTTO IL PAESE E CONTRO I CAPITALISTI CHE SACCHEGGIONO NOSTRE ISOLE, SENZA ALCUN RISARCIMENTO E CON LA PRESA DEL CONTROLLO POPOLARI E OPERAIO.

Per questo, per cacciare L'imperialismo dalle Malvinas e restituirle all'Argentina, é necessario superare i limiti del kirchnerismo e del nazionalismo borghese. La lotta per la conquista delle Malvinas richiede, in primo luogo, di lottare per la nazionalizzazione e la messa sotto controllo operaio e popolare di tutti i gruppi economici sfruttatori e capitalisti, che operano simultaneamente nelle Isole Malvinas e nel resto del territorio nazionale; nonché di tutte le sanguisughe capitaliste britanniche, che operano sul territorio argentino,tra cui si trovano anche usurpatori di terre come per esempio Joe Lewis.

Inoltre, chiediamo di sostenere a fondo la lotta dei lavoratori inglesi contro le manovre di taglio del governo Cameron, invitandoli a lottare con noi per il ritiro dell'Inghilterra dalle isole Malvinas, di imporre ai capitalisti e non ai lavoratori o ai popoli oppressi dall'imperialismo, di pagare la crisi. Per conquistare questi obiettivi, è necessario promuovere la mobilitazione rivoluzionaria dei lavoratori e degli sfruttati dell'Argentina a livello nazionale ed anche quella di tutti gli sfruttati dell'America Latina.

LOTTIAMO PER METTERE I SINDACATI ALLA TESTA DELLA LOTTA PER LE MALVINAS

É necessario, pertanto, che i lavoratori ed i loro sindacati assumano un ruolo guida nella lotta per le Malvinas. Yasky è senza dubbio a rimorchio del suo governo. Nel frattempo, Moyano ha annunciato un mese fa, l’inizio di un boicottaggio delle navi britanniche attraverso la Confederazione Argentina dei Lavoratori dei Trasporti (CATT). Il boicottaggio sarebbe a sostegno della pretesa di Cristina Kirchner di negoziare con l'imperialismo britannico attraverso l'ONU. Lo stesso titolare del Sidacato dei Lavoratori Marittimi, Omar Suarez, ha dichiarato che queste azioni non si sovrappongono con "quelle che fa il governo mediante i canali diplomatici" (Ambito Financiero, 02/15/12). In questo senso, Moyano non ha osato nemmeno annunciare un boicottaggio delle aziende imperialiste  che sviluppano la grande attività minieraria e che sono le stesse che stanno saccheggiando le Malvinas. La CGT e la CTA-Yasky devono rompere con Cristina per difendere le Malvinas. A sua volta, la CTA Micheli  sta preparando per il 30 marzo un omaggio agli ex-combattenti che sono membri del sindacato degli statali. La CTA di Tierra del Fuego, in linea con Micheli, ha rilasciato una dichiarazione che denuncia l'associazione di Cristina con gli sfruttatori che saccheggiano le Malvinas e la repressione degli ambientalisti in lotta. Tuttavia, non ha ancora annunciato nessun tipo di attività per il 2 aprile. Chi sottoscrive questo apello, che vuole un 2 aprile indipendente da Cristina, invita sia la CGT, che la CTA a prendere l'iniziativa de unirsi alla chiamata, imponendo una mobilitazione di massa dei lavoratori per la cacciata dell'imperialismo dalle Malvinas, dalle Ande, da Haiti e dall'America Latina.

ORGANIZZARE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE INDEPENDENTE DI CRISTINA PER IL PROSSIMO 2 APRILE

Gli ex-combattenti delle Malvinas non si devono subordinare al governo traditore e devono essere messi alla testa dell'appello per questa manifestazione. Gli attivisti ambientalisti di Famatina, Andalgalá e Tinogasta devono a loro volta prendere in consegna questa lotta. I Sindacati, la sinistra e gli attivisti anti-imperialisti hanno una scelta: o presentarsi come un'alternativa indipendente nella lotta per la restituzione delle Malvinas, o  accodarsi dietro all'impostura di Cristina.

Noi, che sottoscriviamo questo appello, chiamamo gli i veterani delle Malvinas ad opporsi alla cooptazione di Cristina, ai sindacati, ai centri studenteschi, ai partiti di sinistra de alle organizzazioni anti-imperialiste ad incontrarsi subito, per preparare, mediante una campagna di agitazione, propaganda ed organizzazione nei luoghi di lavoro, studio e  nei quartieri, una grande mobilitazione indipendente da Cristina per il  prossimo 2 aprile. Chiediamo, anche, a tutti i sindacati, di sinistra, della classe operaia e popolare dell'America Latina, di sviluppare manifestazioni, eventi e attività per creare un grande movimento anti-imperialista in tutto il continente.

ISCRIVITI ALL’APELLO:

Inviare adesione a: tpr.internacional@gmail.com

versione originale in spagnolo)


1 comentario:

  1. que flashean, xq escriben en tano? se identifican mas con berlusconi que con felix diaz, no?

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