Appello
unitario ai compagni in lotta contro le grandi compagnie minerarie, reduci
della Guerra delle Malvinas, Sindacati, Centri Studenteschi, Partiti di sinistra e organizzazioni
anti-imperialiste
¡PER UN 2 APRILE INDIPENDENTE DA CRISTINA!
Vial'imperialismo dalle Malvinas, dalle Ande,
da Haiti e dall'America Latina!
Sulle Malvinas e sul Famatina non si tratta!
Esigiamo la chiusura di Agua Rica e La Alumbrera
Che la crisi la paghino i capitalisti, non i
lavoratori o i popoli oppressi dall'imperialismo!
Viva
la lotta dei lavoratori britannici contro le manovre di taglio! / / Il governo
argentino è in affari con Barrick Gold, Osisko, Rockhopper e British Petroleum,
che continuano a saccheggiare il paese! / / Nazionalizzazione senza alcun
risarcimento e autogestione operaia delle compagnie che operano simultaneamente
nelle Malvinas e nel resto del territorio argentino!
Mentre ci avviciniamo al 30° anniversario della guerra
delle Malvinas, l'imperialismo britannico intensifica la sua campagna di
provocazione contro l'Argentina e il saccheggio del petrolio dalle isole. Prima
di tutto, hanno annunciato di voler celebrare l'anniversario della fine della
guerra con una festa sull'arcipelago a cui sarà presente il principe William e
alcuni dei più alti ufficiali dello Stato Maggiore britannico. Poi, hanno
accusato l'Argentina di essere un paese "colonialista" per aver
rivendicato la propria sovranità sulle Malvinas. E, infine, hanno rafforzato la
presenza militare nelle isole, inviando la nave da guerra più potente al mondo – il HMS Dauntless.
Tutta questa offensiva politica e militare
dell’imperialismo britannico ha come principale obiettivo quello di difendere
il grande saccheggio di petrolio che si sta portando avanti nelle isole. In
effetti, gli affari con il petrolio aumentano ogni giorno di più: il governo
Kelper, ovvero degli abitanti inglesi delle isole, ha annunciato di voler
creare un fondo sovrano per sfruttare circa 120 potenziali aree petrolifere, in
cui si crede possano esserci grandi giacimenti. “Soltanto (...) con i ricavi
generati dal governo delle Malvinas, sfruttando il brent del bacino di Sea
Lion, dove la Rockhopper ha ha già trovato petrolio, (…) è probabile che il
fondo arrivi a 10 miliardi di dollari" (El Cronista, 15/3). La voracità dell'imperialismo nelle isole,
deriva dalla convinzione che queste siano presto destinate a diventare un
grande esportatore, agli stessi livelli degli Emirati Arabi, dell'Algeria e
dell'Arabia Saudita" (El Cronista). Per questo, anche l'americana
Anadarko Petroleum, da brava sanguisuga, è entrata nei progetti di ricerca,
sfruttando i suoi contatti al Pentagono ed a Washington. Il governo britannico
ha difeso coi denti il negoziato per il fatto che "i benefici fiscali
proiettati dal Regno Unito per l'esplorazione petrolifera nelle Isole Malvinas
ammontano a 167 miliardi di dolari" (La Nación, 16/3). In un quadro di
fallimento fiscale in Europa e in Inghilterra, l'imperialismo vueole che a
pagare la crisi siano i popoli oppressi.
A 30 anni dalla guerra delle Malvinas, il governo britannico di David
Cameron si propone di ratificare il brutale saccheggio delle risorse naturali
delle nostre isole, con la complicità dell'imperialismo americano.
CRISTINA
CEDE SOTTO L'OFFENSIVA IMPERIALISTA E REPRIME LE RIVOLTE POPOLARI E
ANTI-IMPERIALISTE CONTRO LE GRANDI COMPAGNIE MINERARIE KIRCHNERISTE
“L'offensiva diplomatica"
di Cristina è finita in un completo fallimento. La
risoluzione con cui il Mercosur ha stabilito che le navi con
bandiera delle Malvinas non possano approdare nei porti dell'America
Latina, è stato aggirata dai Kelper, sostituendo la loro
bandiera con quella dell'Inghilterra. La misure più
"audace" da parte del governo, era stata quella di presentare un
reclamo contro la militarizzazione dell'Atlantico Sud al
Consiglio di Sicurezza dell'ONU, in cui Cameron ha potere
di veto, e "chiedere" a
20 importatori argentini che smettano di acquistare i loro
prodotti dall' Inghilterra . Tuttavia, "dopo aver
ricevuto il reclamo, il presidente del Consiglio di Sicurezza, non ha
nemmeno divulgato un comunicato stampa” (Clarin,
19/2), e il boicottaggio alle importazioni è finito in
nulla. Come conseguenza di tutto questo, il governo ha cominciato ad
indietreggiare: all'inizio di marzo, Cristina ha
annunciato di voler implementare tre voli settimanali da
Buenos Aires a Malvinas, come adottando una linea
di "seduzione" per kelpers.
La capitolazione del governo è determinato dal fatto che
la sua intera strategia politica è quella di negoziare attraverso l'ONU la
sovranità politica delle isole con gli inglesi. È una linea perdente. Per
questo la sua "politica estera" viene
completata da una politica sistematica di repressione delle rivolte
popolari e anti-imperialiste, come è già successo nel Famatina, a Belén e
Tinogasta (Catamarcazo). La stessa risposta repressiva è stata data dai governi
di Correa ed Evo Morales nei confronti della lotta popolare e indigena
contro il saccheggio imperialista. Loro non si pongono, quindi, in lotta contro
l'espulsione dell'imperialismo, ma, al contrario, sono il garante del
saccheggio imperialista in tutto il territorio nazionale. Per questo, nel
migliore dei casi, il governo potrebbe conquistare la sovranità formale delle
isole, ma il saccheggio imperialista sarebbe mantenuto. Quindi, quello che
Cristina ci offre è di avere un altro Famatina nelle Malvinas.
LA LOTTA DI FAMATINA ED IL CATAMARCAZO LO
DIMOSTRANO: IL KIRCHNERISMO É IN AFFARI CON GLI SFRUTTATORI CAPITALISTI CHE SACCHEGGIANO LE MALVINAS
La
“pueblada” di Famatina ed il Catamarcazo hanno messo in evidenza un'altra volta
il vincolo del governo argentino con gli sfruttatori capitalisti che stanno
saccheggiando le risorse naturali nelle isole. Una quantità significativa delle
azioni di Osisko, la sanguisuga delle miniere che cerca di distruggere
Famatina, sono detenute da JP Morgan, una consociata di The Capital Group, di
proprietà della famiglia Rockefeller.
Lo stesso gruppo, attraverso la propria controllata
Capital Research and Management, possiede una partecipazione azionaria in Rockhopper
Exploration Plc., uno dei gruppi sfruttatori responsabili delle operazioni
petrolifere esplorative nellle Malvinas. Allo stesso modo, il fondo
d’investimento Blackrock ha una partecipazione in Goodman Group, che controlla
Goodman Investment Counsel & Co. Ltd., il quale a sua volta detiene il
15,26% di Osisko; mentre é al tempo stesso anche azionista di Falkland Oil and
Gas e di Borders & Southern Petroleum, le altre due compagnie petrolifere
che stanno cercando petrolio nelle Malvinas.
In questa situazione, il governo di Cristina ha scelto di
farsi assistere da Barclays Bank nello swap sui buoni di Stato caduti in
default con la crisi del 2001, una banca che possiede una partecipazione in
British Petroleum, ovvero una delle compagnie petrolifere presenti nelle
Malvinas. Come si è visto, l'impotenza e l'incapacità del kirchnerismo
nell'affrontare l'imperialismo sono determinati dai loro stretti legami con i
grandi gruppi sfruttatori capitalisti, che traggono profitto dall'occupazione
britannica delle isole. Il kirchnerismo ha un chiaro limite di classe –
capitalista -che gli impedisce di scatenare una lotta decisa per la cacciata
dell'imperialismo.
PER CACCIARE L’IMPERIALISMO DALLE MALVINAS,
DEVONO ESSERCI NAZIONALIZZAZIONI IN TUTTO IL PAESE E CONTRO I CAPITALISTI CHE
SACCHEGGIONO NOSTRE ISOLE, SENZA ALCUN RISARCIMENTO E CON LA PRESA DEL
CONTROLLO POPOLARI E OPERAIO.
Per
questo, per cacciare L'imperialismo dalle Malvinas e restituirle all'Argentina, é necessario superare i limiti del
kirchnerismo e del nazionalismo borghese. La lotta per la conquista delle
Malvinas richiede, in primo luogo, di lottare per la nazionalizzazione e la
messa sotto controllo operaio e popolare di tutti i gruppi economici
sfruttatori e capitalisti, che operano simultaneamente nelle Isole Malvinas e
nel resto del territorio nazionale; nonché di tutte le sanguisughe capitaliste
britanniche, che operano sul territorio argentino,tra cui si trovano anche
usurpatori di terre come per esempio Joe Lewis.
Inoltre,
chiediamo di sostenere a fondo la lotta dei lavoratori inglesi contro le
manovre di taglio del governo Cameron, invitandoli a lottare con noi per il
ritiro dell'Inghilterra dalle isole Malvinas, di imporre ai capitalisti e non
ai lavoratori o ai popoli oppressi dall'imperialismo, di pagare la crisi. Per
conquistare questi obiettivi, è necessario promuovere la mobilitazione
rivoluzionaria dei lavoratori e degli sfruttati dell'Argentina a livello
nazionale ed anche quella di tutti gli sfruttati dell'America Latina.
LOTTIAMO
PER METTERE I SINDACATI ALLA TESTA DELLA LOTTA PER LE
MALVINAS
É necessario, pertanto, che i lavoratori ed i loro
sindacati assumano un ruolo guida nella lotta per le Malvinas. Yasky è senza
dubbio a rimorchio del suo governo. Nel frattempo, Moyano ha annunciato un mese
fa, l’inizio di un boicottaggio delle navi britanniche attraverso la
Confederazione Argentina dei Lavoratori dei Trasporti (CATT). Il boicottaggio
sarebbe a sostegno della pretesa di Cristina Kirchner di negoziare con
l'imperialismo britannico attraverso l'ONU. Lo stesso titolare del Sidacato dei
Lavoratori Marittimi, Omar Suarez, ha dichiarato che queste azioni non si
sovrappongono con "quelle che fa il governo mediante i canali
diplomatici" (Ambito Financiero, 02/15/12). In questo senso, Moyano non ha
osato nemmeno annunciare un boicottaggio delle aziende imperialiste che sviluppano la grande attività minieraria
e che sono le stesse che stanno saccheggiando le Malvinas. La CGT e la
CTA-Yasky devono rompere con Cristina per difendere le Malvinas. A sua volta,
la CTA Micheli sta preparando per il 30
marzo un omaggio agli ex-combattenti che sono membri del sindacato degli
statali. La CTA di Tierra del Fuego, in linea con Micheli, ha rilasciato una
dichiarazione che denuncia l'associazione di Cristina con gli sfruttatori che
saccheggiano le Malvinas e la repressione degli ambientalisti in lotta.
Tuttavia, non ha ancora annunciato nessun tipo di attività per il 2 aprile. Chi
sottoscrive questo apello, che vuole un 2 aprile indipendente da Cristina,
invita sia la CGT, che la CTA a prendere l'iniziativa de unirsi alla chiamata,
imponendo una mobilitazione di massa dei lavoratori per la cacciata
dell'imperialismo dalle Malvinas, dalle Ande, da Haiti e dall'America Latina.
ORGANIZZARE
UNA GRANDE MANIFESTAZIONE INDEPENDENTE DI CRISTINA PER IL PROSSIMO 2 APRILE
Gli
ex-combattenti delle Malvinas
non si devono subordinare al governo traditore e devono essere messi alla testa
dell'appello per questa manifestazione. Gli attivisti ambientalisti di Famatina,
Andalgalá e Tinogasta devono a loro volta prendere in consegna questa lotta. I
Sindacati, la sinistra e gli attivisti anti-imperialisti hanno una scelta: o
presentarsi come un'alternativa indipendente nella lotta per la restituzione
delle Malvinas, o accodarsi dietro
all'impostura di Cristina.
Noi, che sottoscriviamo questo appello, chiamamo gli i
veterani delle Malvinas ad opporsi alla cooptazione di Cristina, ai sindacati,
ai centri studenteschi, ai partiti di sinistra de alle organizzazioni anti-imperialiste
ad incontrarsi subito, per preparare, mediante una campagna di agitazione,
propaganda ed organizzazione nei luoghi di lavoro, studio e nei quartieri, una grande mobilitazione
indipendente da Cristina per il prossimo
2 aprile. Chiediamo, anche, a tutti i sindacati, di sinistra, della classe
operaia e popolare dell'America Latina, di sviluppare manifestazioni, eventi e
attività per creare un grande movimento anti-imperialista in tutto il
continente.
ISCRIVITI ALL’APELLO:
Inviare adesione a: tpr.internacional@gmail.com
Inviare adesione a: tpr.internacional@gmail.com
que flashean, xq escriben en tano? se identifican mas con berlusconi que con felix diaz, no?
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