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miércoles, 14 de noviembre de 2012

[SCIOPERO GENERALE EUROPEA] NO ALLE FINANZIARIE DEI GOVERNI E ALLE MANOVRE DELLA BUROCRAZIA


14N: TUTTO L’APOGGIO ALLO SCIOPERO GENERALE IN EUROPA

NO ALLE FINANZIARIE DEI GOVERNI E ALLE MANOVRE DELLA BUROCRAZIA

La Tendencia Piquetera Revolucionaria si mobilita in Argentina in appoggio alla protesta in Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro e Malta. No alla “palestra della protesta”, per un piano di lotta finalizzato a sconfiggere i governi delle manovre capestro.

Mercoledì 14/11 – Mobilitazione alla sede della’Unione Europea
10:30HS – AV. CALLAO Y AV. LAS HERAS

La giornata del 14N è una grande opportunità per mobilitarci contro le manovre e i tagli della troika e i suoi governi e perché noi militanti proponiamo nostre parole d’ordine

Su la giornata continentale del 14N convocata dalla federazione europea dei sindacati, Juan Marino, dirigente della Tendencia Piquetera Revolucionaria, manifestò: “Dalla TPR appoggiamo la giornata di sciopero e mobilitazione del 14N, che è la prima volta che si convoca uno sciopero intercontinentale, perché è una grande opportunità per mobilitarci contro le manovre della Troika e i suoi governi e perché chi lotta proponga le proprie parole d’ordine. Le masse portoghesi hanno imposto un’importante sconfitta al governo di Passos Coelho che ha dovuto ritirare il suo provvedimento che prevedeva un aumento dei contributi dei lavoratori alla previdenza sociale a dispetto di una diminuzione degli stessi da parte delle aziende. In Portogallo, Spagna, Cipro e Malta ci saranno scioperi di 24 ore. In Grecia, dove lo sciopero generale fu anticipato per lottare conto l’approvazione della Finanziaria, ci sarà una giornata di forti mobilitazioni, come in Italia. In vari paesi ci saranno mobilitazioni d’appoggio. Tutti i militanti devono promuovere e appropriarsi di questa giornata proponendo un’agenda propria. Che la crisi la paghino i capitalisti! Che governino i lavoratori!"


LA BUROCRAZIA SINDACALE EUROPEA UTILIZZA LO SCIOPERO GENERALE COME UNA “PALESTRA” E NON COME UN MEZZO PER SCONFIGGERE LE MANOVRE E I TAGLI DEI GOVERNI ANTI OPERAI

“L’esperienza greca è fondamentale per i militanti europei e del mondo in generale. Lo sciopero generale deve servirci perche avanzi un’alternativa rivoluzionaria, al contrario progresseranno i fascisti. Dalle elezioni fino ad oggi, i fascisti di Amanecer Dorado sono avanti tanto in appoggio elettorale quanto nei suoi attacchi agli immigrati. Di fatto, recenti sondaggi mostrano che aumentò l’appoggio ad Amanecer Dorado fino a un 12% quando nelle elezioni anteriori ottennero un 7% nonostante che in Grecia ci sia già stato più di 25 scioperi generali.Samaras, il primo ministro, ha fatto votare un nuovo piano di austerità incluso nella finanziaria del 2013, integrato a un piano di privatizzazioni, quello che non è potuto essere fermato dallo sciopero del 6 e 7 di dicembre da GSEE e ADEDY. Questo si deve al fatto che gli scioperi convocati dalle burocrazie sindacali europee hanno un carattere ginnastico, e non formano parte di veri piani di lotta, precisò il dirigente della TPR. “Nel frattempo, in Portogallo, dopo che il governo retrocedesse nella sua politica di tagli con la mobilitazione di massa del 15 settembre, la burocrazia della CGPT aspettò 2 mesi per convocare lo sciopero e trasformo la protesta generale in una valvola di sfogo alle aspettative di lotta contro Coelho, invece di uno strumento per cacciare il governo”, segnalò Marino.


LA BUROCRAZIA DELL’ UGT E IL CCOO tradì LA LOTTA CONTRO LE MANOFRE FINANZIARIE E SPINGE AL REFERENDUM PER DEVIARE LA MOBILITAZIONE POPOLARE. IL 14N IN SPAGNA, USCIAMO TUTTI IN STRADA ESIGENDO UNA STRATEGIA DI LOTTA PER TERMINARE CON I TAGLI. FUORI RAJOY! CHE SE NE VADANO TUTTI! PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!

Rispetto alla situazione spagnola, Juan Marino spiegò che “i sindacati spagnoli hanno consegnato la lotta contro la manovra dei tagli, dove la spesa per la sanità è ridotta a un 22,6%, diminuiscono i contributi di disoccupazione di 2000 milioni di euro, si taglia sull’educazione del 14,4%, sulla Cultura del 17,2%, la rata Autonome del 16,10%. Il primo d’ottobre, una settimana prima che fossero approvate le manovre finanziarie, si è riunita il Summit Sociale, riunione di sindacati e organizzazioni sociali e politiche intorno al CCOO e UGT, che riuscirono a convocare niente più che una mobilitazione per quando sarebbe stata discussa la manovra e iniziare la campagna per esigere dal governo un referendum sopra la politica economica che sta portando avanti. Da qui ci sono due conclusioni. La prima è che CCOO e UGT hanno abbandonato la lotta contro i tagli, già che non convocarono lo sciopero generale contro la finanziaria. In secondo luogo, che il referendum è un’iniziativa della burocrazia sindacale anti-lotta, d’accordo con la sua linea di capitolazione e integrazione statale. Neanche lo impone, ma addirittura lo chiede che lo faccia il governo! Questo è una consegna totale! Inoltre, la burocrazia sindacale ha patteggiato servizi minimi che le tolgono allo sciopero il carattere di generale e lascia che i capitalisti non paghino il giorno di sciopero, essendo complici della pressione padronale perché la protesta fallisca. La burocrazia non affronta il tema delle manovre economiche perché non vuole affrontare il governo, è come dire, che per non sviluppare la lotta operaia e un’alternativa politica dei lavoratori, finisce capitolando davanti ai tagli capitalisti. La prospettiva passa attraverso lo sviluppo di un piano di lotta e iniziare a costituire un fronte unico operaio che lotti contro la manovra economica fino a impedirla. Per impedire le manovre economiche c’è che cacciare al governo. Per questo, il 14N dobbiamo scendere tutti in strada esigendo una strategia di lotta per fuori Rajoy! Che se ne vadano tutti! Per un governo dei lavoratori!"

CHIAMAIAMO TUTTA LA SINISTRA E IL CLASSISMO IN ARGENTINA A PARTECIPARE ALL’ATTO IN SOLIDARIETA’ CON IL 14N CONVOCATO DALLA CTA DI MICHELI E LA CGT DI MOYANO, PROPONENDO: CHE LA CRISI LA PAGHINO I CAPITALISTI E CHE GOVERNINO I LAVORATORI, PER LA FINE DELLA UE, PER GLI STATI UNITI SOCIALISTI D’ EUROPA. IN ARGENTINA ANDIAMO PER UNA STRATEGIA DI LOTTA PER TUTTI I RECLAMI OPERAI E PER UN USCITA A SINISTRA DAVANTI ALLA CRISI NAZIONALE

“Questo giovedì 14 di novembre, a Buenos Aires, quando in Europa si sia già iniziato il primo sciopero genrale continentale, la CTA di Micheli e anche la CGT di Moyano staranno realizzando un atto in solidarietà. Entrambi solidarizzano con lo sciopero convocato dalla burocrazia sindacale europea, che è quella che porta una politica di lasciare passare le manovre. Nello stesso tempo, la burocrazia europea, invece di sviluppare una lotta operaia e popolare contro i governi, è coinvolta nella formazione di organizzazioni politiche fronte-populiste, già che provano a capitalizzare elettoralmente la lotta contro le finanziarie, per canalizzare questa mobilitazione dentro il quadro dello stato borghese. Questo è quello che fanno Micheli e Moyano cercando fronti elettorali con settori del FAP e la destra legata ai produttori di soia, e convocando al 20N senza sviluppare un piano di lotta per sconfiggere le manovre economiche che Cristina sta già applicando in Argentina e utilizzando la protesta come garanzia di negoziazione per questi fronti. Tale è che lasciarono passare la legge anti operaia di ART di Cristina e il PRO senza convocare neanche uno sciopero contro la medesima.Peggio ancora, né Yasky, legato a CC.OO, né la CGT di Barrionuevo né quella di Calò, hanno mosso un dito a sostegno del 14N. Dalla TPR chiamiamo tutta la sinistra e il classismo argentino a partecipare all’atto a favore del 14N, in forma delimitata, con la proposta che la crisi la paghino i capitalisti, che governino i lavoratori, per la fine dell’UE, per la fine dell’Euro, per non pagare il debito, per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa. E’ la miglior forma per prepararci per una colonna indipendente al 20N in Argentina, il primo sciopero generale contro un governo kirchnerista. In questo senso, dalla TPR chiamiamo a scioperare, manifestare in Plaza de Mayo e costruire un piano di lotta promuovendo assemblee e percorsi di lotta nei luoghi di lavoro per protestare contro il regime delle ART, contro la tassa sul salario, la riapertura delle paritarie, contro i tagli economici, per l’universalizzazione dei contributi alle famiglie, contro le riforme di leggi antieducative, per l’aborto legale, per non pagare il debito, e contro la legge anti terrorista, come parte della lotta per tirare su un’uscita di sinistra contro Cristina, la destra e le FAP, concluse Marino, dirigente della TPR.


Segretaria de Premere della TPR
TENDENCIA PIQUETERA REVOLUCIONARIA
tpr.internacional@gmail.com // tpr-internet.blogspot.com


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