14N:
TUTTO L’APOGGIO ALLO SCIOPERO GENERALE IN EUROPA
NO
ALLE FINANZIARIE DEI GOVERNI E ALLE MANOVRE DELLA BUROCRAZIA
La Tendencia
Piquetera Revolucionaria si mobilita in Argentina in appoggio alla protesta in
Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro e Malta. No alla “palestra della
protesta”, per un piano di lotta finalizzato a sconfiggere i governi delle
manovre capestro.
Mercoledì 14/11 – Mobilitazione
alla sede della’Unione Europea
10:30HS – AV. CALLAO Y AV. LAS HERAS
La giornata del 14N è
una grande opportunità per mobilitarci contro le manovre e i tagli della troika
e i suoi governi e perché noi militanti proponiamo nostre parole d’ordine
Su la giornata continentale del 14N
convocata dalla federazione europea dei sindacati, Juan Marino, dirigente della
Tendencia Piquetera Revolucionaria, manifestò: “Dalla TPR appoggiamo la
giornata di sciopero e mobilitazione del 14N, che è la prima volta che si
convoca uno sciopero intercontinentale, perché è una grande opportunità per
mobilitarci contro le manovre della Troika e i suoi governi e perché chi lotta
proponga le proprie parole d’ordine. Le masse portoghesi hanno imposto
un’importante sconfitta al governo di Passos Coelho che ha dovuto ritirare il
suo provvedimento che prevedeva un aumento dei contributi dei lavoratori alla
previdenza sociale a dispetto di una diminuzione degli stessi da parte delle
aziende. In Portogallo, Spagna, Cipro e Malta ci saranno scioperi di 24 ore. In
Grecia, dove lo sciopero generale fu anticipato per lottare conto
l’approvazione della Finanziaria, ci sarà una giornata di forti mobilitazioni,
come in Italia. In vari paesi ci saranno mobilitazioni d’appoggio. Tutti i
militanti devono promuovere e appropriarsi di questa giornata proponendo un’agenda
propria. Che la crisi la paghino i capitalisti! Che governino i lavoratori!"
LA BUROCRAZIA SINDACALE EUROPEA UTILIZZA LO SCIOPERO
GENERALE COME UNA “PALESTRA” E NON COME UN MEZZO PER SCONFIGGERE LE MANOVRE E I
TAGLI DEI GOVERNI ANTI OPERAI
“L’esperienza
greca è fondamentale per i militanti europei e del mondo in generale. Lo
sciopero generale deve servirci perche avanzi un’alternativa rivoluzionaria, al
contrario progresseranno i fascisti. Dalle elezioni fino ad oggi, i fascisti di
Amanecer Dorado sono avanti tanto in appoggio elettorale quanto nei suoi
attacchi agli immigrati. Di fatto, recenti sondaggi mostrano che aumentò
l’appoggio ad Amanecer Dorado fino a un 12% quando nelle elezioni anteriori
ottennero un 7% nonostante che in Grecia ci sia già stato più di 25 scioperi
generali.Samaras, il primo ministro, ha fatto votare un nuovo piano di
austerità incluso nella finanziaria del 2013, integrato a un piano di
privatizzazioni, quello che non è potuto essere fermato dallo sciopero del 6 e
7 di dicembre da GSEE e ADEDY. Questo si deve al fatto che gli scioperi convocati
dalle burocrazie sindacali europee hanno un carattere ginnastico, e non formano
parte di veri piani di lotta, precisò il dirigente della TPR. “Nel frattempo,
in Portogallo, dopo che il governo retrocedesse nella sua politica di tagli con
la mobilitazione di massa del 15 settembre, la burocrazia della CGPT aspettò 2
mesi per convocare lo sciopero e trasformo la protesta generale in una valvola
di sfogo alle aspettative di lotta contro Coelho, invece di uno strumento per
cacciare il governo”, segnalò Marino.
LA BUROCRAZIA DELL’ UGT E IL CCOO tradì LA LOTTA CONTRO LE MANOFRE
FINANZIARIE E SPINGE AL REFERENDUM PER DEVIARE LA MOBILITAZIONE POPOLARE. IL
14N IN SPAGNA, USCIAMO TUTTI IN STRADA ESIGENDO UNA STRATEGIA DI LOTTA PER
TERMINARE CON I TAGLI. FUORI RAJOY! CHE SE NE VADANO TUTTI! PER UN GOVERNO DEI
LAVORATORI!
Rispetto
alla situazione spagnola, Juan Marino spiegò che “i sindacati spagnoli hanno
consegnato la lotta contro la manovra dei tagli, dove la spesa per la sanità è
ridotta a un 22,6%, diminuiscono i contributi di disoccupazione di 2000 milioni
di euro, si taglia sull’educazione del 14,4%, sulla Cultura del 17,2%, la rata Autonome
del 16,10%. Il primo d’ottobre, una settimana prima che fossero approvate le
manovre finanziarie, si è riunita il Summit Sociale, riunione di sindacati e
organizzazioni sociali e politiche intorno al CCOO e UGT, che riuscirono a
convocare niente più che una mobilitazione per quando sarebbe stata discussa la
manovra e iniziare la campagna per esigere dal governo un referendum sopra la
politica economica che sta portando avanti. Da qui ci sono due conclusioni. La
prima è che CCOO e UGT hanno abbandonato la lotta contro i tagli, già che non
convocarono lo sciopero generale contro la finanziaria. In secondo
luogo, che il referendum è un’iniziativa della burocrazia sindacale anti-lotta,
d’accordo con la sua linea di capitolazione e integrazione statale. Neanche lo
impone, ma addirittura lo chiede che lo faccia il governo! Questo è una
consegna totale! Inoltre, la burocrazia sindacale ha patteggiato servizi minimi
che le tolgono allo sciopero il carattere di generale e lascia che i
capitalisti non paghino il giorno di sciopero, essendo complici della pressione
padronale perché la protesta fallisca. La burocrazia non affronta
il tema delle manovre economiche perché non vuole affrontare il governo, è come
dire, che per non sviluppare la lotta operaia e un’alternativa politica dei
lavoratori, finisce capitolando davanti ai tagli capitalisti. La prospettiva
passa attraverso lo sviluppo di un piano di lotta e iniziare a costituire un
fronte unico operaio che lotti contro la manovra economica fino a impedirla.
Per impedire le manovre economiche c’è che cacciare al governo. Per questo, il
14N dobbiamo scendere tutti in strada esigendo una strategia di lotta per fuori
Rajoy! Che se ne vadano tutti! Per un governo dei lavoratori!"
CHIAMAIAMO TUTTA LA
SINISTRA E IL CLASSISMO IN ARGENTINA A PARTECIPARE ALL’ATTO IN SOLIDARIETA’ CON
IL 14N CONVOCATO DALLA CTA DI MICHELI E LA CGT DI MOYANO, PROPONENDO: CHE LA
CRISI LA PAGHINO I CAPITALISTI E CHE GOVERNINO I LAVORATORI, PER LA FINE DELLA
UE, PER GLI STATI UNITI SOCIALISTI D’ EUROPA. IN ARGENTINA ANDIAMO PER UNA
STRATEGIA DI LOTTA PER TUTTI I RECLAMI OPERAI E PER UN USCITA A SINISTRA
DAVANTI ALLA CRISI NAZIONALE
“Questo
giovedì 14 di novembre, a Buenos Aires, quando in Europa si sia già iniziato il
primo sciopero genrale continentale, la CTA di Micheli e anche la CGT di Moyano
staranno realizzando un atto in solidarietà. Entrambi solidarizzano con lo
sciopero convocato dalla burocrazia sindacale europea, che è quella che porta
una politica di lasciare passare le manovre. Nello stesso tempo, la burocrazia
europea, invece di sviluppare una lotta operaia e popolare contro i governi, è
coinvolta nella formazione di organizzazioni politiche fronte-populiste, già
che provano a capitalizzare elettoralmente la lotta contro le finanziarie, per
canalizzare questa mobilitazione dentro il quadro dello stato borghese. Questo
è quello che fanno Micheli e Moyano cercando fronti elettorali con settori del
FAP e la destra legata ai produttori di soia, e convocando al 20N senza
sviluppare un piano di lotta per sconfiggere le manovre economiche che Cristina
sta già applicando in Argentina e utilizzando la protesta come garanzia di
negoziazione per questi fronti. Tale è che lasciarono passare la legge anti
operaia di ART di Cristina e il PRO senza convocare neanche uno sciopero contro
la medesima.Peggio ancora, né Yasky, legato a CC.OO, né la CGT di Barrionuevo né
quella di Calò, hanno mosso un dito a sostegno del 14N. Dalla TPR chiamiamo
tutta la sinistra e il classismo argentino a partecipare all’atto a favore del
14N, in forma delimitata, con la proposta che la crisi la paghino i
capitalisti, che governino i lavoratori, per la fine dell’UE, per la fine
dell’Euro, per non pagare il debito, per gli Stati Uniti Socialisti d’Europa. E’
la miglior forma per prepararci per una colonna indipendente al 20N in
Argentina, il primo sciopero generale contro un governo kirchnerista. In questo
senso, dalla TPR chiamiamo a scioperare, manifestare in Plaza de Mayo e
costruire un piano di lotta promuovendo assemblee e percorsi di lotta nei
luoghi di lavoro per protestare contro il regime delle ART, contro la tassa sul
salario, la riapertura delle paritarie, contro i tagli economici, per
l’universalizzazione dei contributi alle famiglie, contro le riforme di leggi
antieducative, per l’aborto legale, per non pagare il debito, e contro la legge
anti terrorista, come parte della lotta per tirare su un’uscita di sinistra
contro Cristina, la destra e le FAP, concluse Marino, dirigente della TPR.
Segretaria de Premere della TPR
TENDENCIA PIQUETERA REVOLUCIONARIA
tpr.internacional@gmail.com // tpr-internet.blogspot.com

Me encanta como se entrevistan solos.
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