CRISTINA, LA DESTRA E IL FAP FESTEGGIANO UN
OMOFOBO E NEMICO DEL DIRITTO ALL'ABORTO
CHE COLLABORO' CON LA DITTATURA DI VIDELA
La designazione di Jorge Bergoglio come nuovo Papa è stata festeggiata,
a suon di fanfara, da Cristina, la destra e il FAP. Cristina, in una lettera a
Bergoglio, inviata immediatamente poco
dopo la sua elezione, ha scritto:”a mio nome, e a quello del governo argentino,
nonchè in rappresentanza del popolo del nostro paese, la saluto esprimendole le
mie felicitazioni”. Inoltre, ha scritto che “oggi è un giorno storico, infatti
desidero sottolineare che per la prima volta, in duemila anni, abbiamo un papa
latinoamericano” (da GIORNO PER GIORNO, 14.03.2013). Dal canto suo, Mauricio
Macri, sindaco di destra della città di Buenos Aires, ha dichiarato che la
designazione “segnerà un futuro promettente per gli argentini” (da LA NAZIONE,
14.03.2013). Sulla stessa linea, “il presidente del Partito Socialista, Hermes
Binner, si è congratulato con il caridinale Jorge Bergolglio per essere
diventato il primo papa argentino e lo ha riconosciuto come uomo del dialogo”
(da GAZZETTA MERCANTILE, 13.03.2013). Alla lista si aggiunge il deputato
dell'Unione Civica Radicale (centro-sinistra) e figlio dell'ex presidente Raul,
Ricardo Alfonsin, che si è detto “commosso e felice come cattolico” (ibidem), e
Elisa Carrio (centro-sinistra), che “ha celebrato la sua elezione, che considera
il maggior segno che i tempi stanno cambiando” (da LA NAZIONE, 14.03).
Queste dichiarazioni evidenziano, molto chiaramente, la completa
soggezione dei partiti padronali alla chiesa cattolica, la stessa chiesa che,
secondo la presidentessa dell'associazione MADRI DI PIAZZA DI MAGGIO, Estela de
Carlotto (seguace di Cristina), “oscurò la storia del paese” (da CLARIN,
15.03.2013). Il centro-sinistra e la burocrazia sindacale hanno deciso di
unirsi al gran clamore a favore di Bergoglio.”Fernando 'Pino' Solanas
(principale dirigente di PROGETTO SUD, che fa parte della coalizione di
centro-sinistra) ha dichiarato che 'l'elezione del papa è caduta su una figura
notevole della chiesa quale è Bergoglio, per le sue grandi doti di equilibrio e
saggezza'” (da INFOSUR, 13.03). Facundo Moyano, figlio di Hugo, quest'ultimo
presidente del sindacato storico argentino CGT (Confederazione Generale del
Lavoro), oppositore di Cristina, ha dichiarto di “essersi realmente emozionato
come latinoamericano e come cattolico, quando è venuto a conoscenza che il
primo papa non europeo è, in 2000 anni di storia, un argentino” (da PROFILO,
13.03.2013). Sullo stesso piano, “la CGT AZOPARDO, presieduta dal citato Hugo
Moyano, ha manifestato “'grande emozione per l'elezione del cardinale argentino
come Sommo Pontefice” (da TERRA, 13.03). Perez Esquivel, presidente
dell'organizzazione non governativa per i diritti umani SERPAJ (Servizio Pace e
Giustizia) ha difeso Bergoglio dicendo che a suo carico “non c'è alcun legame
con la dittatura” (da CLARIN, 14.03). Emilio Persico, dirigente del movimento
Evita ha dichiarto che “Bergoglio è peronista, è un nostro compagno” (da
MOVIMENTO EVITA, 14.03). “Il segreatrio del movimento LIBERI DEL SUD, che fa
parte del FAP (Fronte Ampio Progressista, coalizione di sinistra “radicale”),
ha detto che spera che 'il nuovo papa interpreti i tempi odierni e contribuisca
a rimuovere gli ultimi aspetti medievali della chiesa'” (da TERRA, 13.03).
La stessa opinione è stata condivisa dai dirigenti delle forze patriottiche
al potere in America Latina. Nicolas Maduro, attuale presidente incaricato del
Venezuela, ha detto che “il defunto presidente, Hugo Chavez, ha influito dal
cielo perchè fosse eletto, per la prima volta nella storia, un Papa
latinoamericano, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio” (da LA NAZIONE,
14.03). Rafael Correa, presidente dell'Ecuador, ha detto che la designazione
“'è un fatto storico e una novità positiva per il continente” (da IL COMMERCIO,
15.03). A sua volta, “il presidente Evo Morales ha espresso le sue
felicitazioni, mediante una lettera, al Papa Francesco per essere il primo
potefice latinoamericano della storia, e gli ha espresso la volontà della sua
amministrazione di mantenere e rafforzare le relazioni con la Santa Sede
all'insegna del rispetto reciproco, nell'interesse della vita e della dignità
dei popoli” (da POSTA DEL SUD, 15.03).
Tutte queste dichiarazioni dimostrano la ripugnante decomposizione che
caratterizza i partiti padronali argentini: del centro-sinistra burocrate (che
sistematicamente rafforza la sua tendenza favorevole a Cristina), della destra
e del FAP. Non hanno alcuna vergogna a difendere un gerarca ecclesiastico che
ha espresso pubblicamente la sua omofobia, la sua feroce opposizione al diritto
all'aborto, e che collaborò con la dittatura militare.
La sinistra deve esprimere il suo netto rifiuto nei riguardi di
Bergoglio. Infatti, la sua designazione può solo determinare un rafforzamento
delle tendenze reazionarie nel nostro paese. Noi, come FEL (Fronte degli Studenti
Libertari) e TPR (Tendenza
Rivoluzionaria Picchettera), abbiamo proposto, nell'ambito dell'Incontro
Memoria, Verità e Giustizia (manifestazione per ricordare i crimini della
dittaura militare argentina nel 37mo anniversario del golpe del 24 marzo), di
organizzare una mobilitazione di massa nei pressi della cattedrale di Buenos
Aires, per esprimere il nostro rifiuto del papa. Estendiamo questa proposta a
tutti le organizzazioni e i colletivi di donne che lottano per il diritto
all'aborto e contro il maschilismo; e tutte le organizzazioni e i colletivi che
lottano per il riconoscimento di tutti i diritti per le comunità LGBT; alle
organizzazioni per i diritti umani che lottano per processare tutti i
responsabili di genocidio durante la dittatura. Andiamo nelle strade per
dimostare che il popolo argentino rifiuta Bergoglio.
PRONTUARIO DEL PAPA FRANCESCO I – BERGOGLIO:
Iniziò la sua militanza politica nella GUARDIA
DI FERRO, formazione para-militare della destra peronista
Bergoglio iniziò la sua militanza, nel 1972, nella GUARDIA DI FERRO,
“la grande organizzazione paramilitare che successivamente intervenne per
appropriarsi dei beni dei desaparecidos (le vittime rapite e fatte scomparire
dalle dittatura). GUARDIA DI FERRO era in quel tempo la miglior scuola di
formazione dei quadri che aveva la destra peronista. Il suo leader, Alejandro
el Gallego Alvarez, comandava 15mila militanti formati in base ad una ferrea
disciplina e indottrinati con l'ortodossia ultramontana. L'organizzazione si
sciolse ufficialmente nel 1974, però continuò la sua attività, in particolare
grazie ai buoni uffici di Bergoglio, con l'ammiraglio Massera, che faceva parte
della giunta dittatoriale golpista. Il 31 luglio del 1973, Bergoglio fu eletto
provinciale, che è la massima carica dirigenziale della Compagnia di Gesù, un
ordine caratterizzato dall'obbedienza e dalla disciplina quasi militare. Una
relazione dei servizi segreti argentini, la SIDE, che tratta dei temi e dei
protagonisti della chiesa cattolica dell'epoca, che è conserva in un archivio
del governo, sostiene che Bergoglio si proponeva di ripulire la Compagnia di
Gesù dai 'gesuiti di sinistra'” (da InfoNews, 14.10.2010).
Collaborò nella sparizione di sacerdoti
terzomondisti
“La responsabile delle nonne di Piazza di Maggio, Estela de Carlotto,
ha accusato, nella giornata di oggi, il nuovo pontefice di aver 'collaborato
nella consegna di due sacerdoti della Compagnia di Gesù'” (da LA RAGIONE,
15.03.2013). La signora Carlotto ha ricordato che “Padre Orlando Yorio denunciò
Bergoglio come il responsabile del proprio sequestro e delle torture che subì
per cinque mesi nel 1976” (da Pagina 12, 14.03.2013). “Secondo un documento
fac-simile ottenuto da Horacio Verbitsky per il suo libro IL SILENZIO, e
diffuso in rete dallo storico cileno Sergio Grez, Bergoglio accusò un altro
gesuita, Francisco Jalics di reati inesistenti. La relazione dice che padre
Jalics fu 'imprigionato nell'ESMA, scuola di meccanica dell'esercito,
trasformata in quegli anni in una tragica prigione clandestina, dal 24 maggio
del 1976 al novembre dello stesso anno (in tutto sei mesi), insieme a padre
Yorio, con l'accusa di avare avuto contatti con la guerriglia'. Jalics e Yorio
furono sequestrati, scomparvero e poi furono lasciati in libertà” (da
PERIODISTAS EN ESPANOL, 14.03,2013).
Fu complice del furto dei bambini durante la
dittatura
Contro Bergoglio, “le nonne dell'associazione di Piazza di Maggio
fecero denuncia alla giustizia argentina per il suo ruolo nel furto dei
bambini, concretamente nel caso della nipote di Alicia de la Cuadra, una delle
fondatrici dell'associazione” (da PERIODISTAS EN ESPANOL, 14.03.2013). Carlotto
dice che si tratta di una famiglia platense che ebbe cinque scomparsi mai più
ritornati, inclusa la figlia incinta, della quale si seppe, in seguito, che
ebbe una bimba nel commissariato di polizia 5 della Plata. Per fare luce sulla
vicenda fu contattato l'allora monsignor Bergoglio, che, dopo essersi
informato, fece solo sapere alla famiglia che la bimba si trovava in buone
mani...”.
E' un nemico dei diritti delle donne e degli
omosessuali
Bergoglio “è uno storico ed acerrimo nemico del matrimonio ugualitario
e dell'aborto legale. Nell'ambito del dibattito sul progetto di legalizzazione
del matrimonio tra due persone dello stesso sesso, Bergoglio fece conoscere in
merito il suo pensiero con un lettera diretta ai quattro monasteri di Buenos
Aires: “Non siamo ingenui: non si tratta di una semplice lotta politica; è la
lotta distruttiva contro il piano di Dio” (…). Sull'aborto è conrario in
qualunque caso, anche per quello di stupro” ( da LA NAZIONE, 14.03.2013).
Tradotto per Massimo Pissano
Tradotto per Massimo Pissano
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