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martes, 19 de marzo de 2013

[IL NOVO PAPA] CRISTINA, LA DESTRA E IL FAP FESTEGGIANO UN OMOFOBO E NEMICO DEL DIRITTO ALL'ABORTO CHE COLLABORO' CON LA DITTATURA DI VIDELA


CRISTINA, LA DESTRA E IL FAP FESTEGGIANO UN OMOFOBO E NEMICO DEL DIRITTO ALL'ABORTO  CHE COLLABORO' CON LA DITTATURA DI VIDELA


La designazione di Jorge Bergoglio come nuovo Papa è stata festeggiata, a suon di fanfara, da Cristina, la destra e il FAP. Cristina, in una lettera a Bergoglio,  inviata immediatamente poco dopo la sua elezione, ha scritto:”a mio nome, e a quello del governo argentino, nonchè in rappresentanza del popolo del nostro paese, la saluto esprimendole le mie felicitazioni”. Inoltre, ha scritto che “oggi è un giorno storico, infatti desidero sottolineare che per la prima volta, in duemila anni, abbiamo un papa latinoamericano” (da GIORNO PER GIORNO, 14.03.2013). Dal canto suo, Mauricio Macri, sindaco di destra della città di Buenos Aires, ha dichiarato che la designazione “segnerà un futuro promettente per gli argentini” (da LA NAZIONE, 14.03.2013). Sulla stessa linea, “il presidente del Partito Socialista, Hermes Binner, si è congratulato con il caridinale Jorge Bergolglio per essere diventato il primo papa argentino e lo ha riconosciuto come uomo del dialogo” (da GAZZETTA MERCANTILE, 13.03.2013). Alla lista si aggiunge il deputato dell'Unione Civica Radicale (centro-sinistra) e figlio dell'ex presidente Raul, Ricardo Alfonsin, che si è detto “commosso e felice come cattolico” (ibidem), e Elisa Carrio (centro-sinistra), che “ha celebrato la sua elezione, che considera il maggior segno che i tempi stanno cambiando” (da  LA NAZIONE, 14.03).

Queste dichiarazioni evidenziano, molto chiaramente, la completa soggezione dei partiti padronali alla chiesa cattolica, la stessa chiesa che, secondo la presidentessa dell'associazione MADRI DI PIAZZA DI MAGGIO, Estela de Carlotto (seguace di Cristina), “oscurò la storia del paese” (da CLARIN, 15.03.2013). Il centro-sinistra e la burocrazia sindacale hanno deciso di unirsi al gran clamore a favore di Bergoglio.”Fernando 'Pino' Solanas (principale dirigente di PROGETTO SUD, che fa parte della coalizione di centro-sinistra) ha dichiarato che 'l'elezione del papa è caduta su una figura notevole della chiesa quale è Bergoglio, per le sue grandi doti di equilibrio e saggezza'” (da INFOSUR, 13.03). Facundo Moyano, figlio di Hugo, quest'ultimo presidente del sindacato storico argentino CGT (Confederazione Generale del Lavoro), oppositore di Cristina, ha dichiarto di “essersi realmente emozionato come latinoamericano e come cattolico, quando è venuto a conoscenza che il primo papa non europeo è, in 2000 anni di storia, un argentino” (da PROFILO, 13.03.2013). Sullo stesso piano, “la CGT AZOPARDO, presieduta dal citato Hugo Moyano, ha manifestato “'grande emozione per l'elezione del cardinale argentino come Sommo Pontefice” (da TERRA, 13.03). Perez Esquivel, presidente dell'organizzazione non governativa per i diritti umani SERPAJ (Servizio Pace e Giustizia) ha difeso Bergoglio dicendo che a suo carico “non c'è alcun legame con la dittatura” (da CLARIN, 14.03). Emilio Persico, dirigente del movimento Evita ha dichiarto che “Bergoglio è peronista, è un nostro compagno” (da MOVIMENTO EVITA, 14.03). “Il segreatrio del movimento LIBERI DEL SUD, che fa parte del FAP (Fronte Ampio Progressista, coalizione di sinistra “radicale”), ha detto che spera che 'il nuovo papa interpreti i tempi odierni e contribuisca a rimuovere gli ultimi aspetti medievali della chiesa'” (da TERRA, 13.03).

La stessa opinione è stata condivisa dai dirigenti delle forze patriottiche al potere in America Latina. Nicolas Maduro, attuale presidente incaricato del Venezuela, ha detto che “il defunto presidente, Hugo Chavez, ha influito dal cielo perchè fosse eletto, per la prima volta nella storia, un Papa latinoamericano, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio” (da LA NAZIONE, 14.03). Rafael Correa, presidente dell'Ecuador, ha detto che la designazione “'è un fatto storico e una novità positiva per il continente” (da IL COMMERCIO, 15.03). A sua volta, “il presidente Evo Morales ha espresso le sue felicitazioni, mediante una lettera, al Papa Francesco per essere il primo potefice latinoamericano della storia, e gli ha espresso la volontà della sua amministrazione di mantenere e rafforzare le relazioni con la Santa Sede all'insegna del rispetto reciproco, nell'interesse della vita e della dignità dei popoli” (da POSTA DEL SUD, 15.03).

Tutte queste dichiarazioni dimostrano la ripugnante decomposizione che caratterizza i partiti padronali argentini: del centro-sinistra burocrate (che sistematicamente rafforza la sua tendenza favorevole a Cristina), della destra e del FAP. Non hanno alcuna vergogna a difendere un gerarca ecclesiastico che ha espresso pubblicamente la sua omofobia, la sua feroce opposizione al diritto all'aborto, e che collaborò con la dittatura militare.

La sinistra deve esprimere il suo netto rifiuto nei riguardi di Bergoglio. Infatti, la sua designazione può solo determinare un rafforzamento delle tendenze reazionarie nel nostro paese. Noi, come FEL (Fronte degli Studenti Libertari) e  TPR (Tendenza Rivoluzionaria Picchettera), abbiamo proposto, nell'ambito dell'Incontro Memoria, Verità e Giustizia (manifestazione per ricordare i crimini della dittaura militare argentina nel 37mo anniversario del golpe del 24 marzo), di organizzare una mobilitazione di massa nei pressi della cattedrale di Buenos Aires, per esprimere il nostro rifiuto del papa. Estendiamo questa proposta a tutti le organizzazioni e i colletivi di donne che lottano per il diritto all'aborto e contro il maschilismo; e tutte le organizzazioni e i colletivi che lottano per il riconoscimento di tutti i diritti per le comunità LGBT; alle organizzazioni per i diritti umani che lottano per processare tutti i responsabili di genocidio durante la dittatura. Andiamo nelle strade per dimostare che il popolo argentino rifiuta Bergoglio.

PRONTUARIO DEL PAPA FRANCESCO I – BERGOGLIO:

Iniziò la sua militanza politica nella GUARDIA DI FERRO, formazione para-militare della destra peronista

Bergoglio iniziò la sua militanza, nel 1972, nella GUARDIA DI FERRO, “la grande organizzazione paramilitare che successivamente intervenne per appropriarsi dei beni dei desaparecidos (le vittime rapite e fatte scomparire dalle dittatura). GUARDIA DI FERRO era in quel tempo la miglior scuola di formazione dei quadri che aveva la destra peronista. Il suo leader, Alejandro el Gallego Alvarez, comandava 15mila militanti formati in base ad una ferrea disciplina e indottrinati con l'ortodossia ultramontana. L'organizzazione si sciolse ufficialmente nel 1974, però continuò la sua attività, in particolare grazie ai buoni uffici di Bergoglio, con l'ammiraglio Massera, che faceva parte della giunta dittatoriale golpista. Il 31 luglio del 1973, Bergoglio fu eletto provinciale, che è la massima carica dirigenziale della Compagnia di Gesù, un ordine caratterizzato dall'obbedienza e dalla disciplina quasi militare. Una relazione dei servizi segreti argentini, la SIDE, che tratta dei temi e dei protagonisti della chiesa cattolica dell'epoca, che è conserva in un archivio del governo, sostiene che Bergoglio si proponeva di ripulire la Compagnia di Gesù dai 'gesuiti di sinistra'” (da InfoNews, 14.10.2010).

Collaborò nella sparizione di sacerdoti terzomondisti

“La responsabile delle nonne di Piazza di Maggio, Estela de Carlotto, ha accusato, nella giornata di oggi, il nuovo pontefice di aver 'collaborato nella consegna di due sacerdoti della Compagnia di Gesù'” (da LA RAGIONE, 15.03.2013). La signora Carlotto ha ricordato che “Padre Orlando Yorio denunciò Bergoglio come il responsabile del proprio sequestro e delle torture che subì per cinque mesi nel 1976” (da Pagina 12, 14.03.2013). “Secondo un documento fac-simile ottenuto da Horacio Verbitsky per il suo libro IL SILENZIO, e diffuso in rete dallo storico cileno Sergio Grez, Bergoglio accusò un altro gesuita, Francisco Jalics di reati inesistenti. La relazione dice che padre Jalics fu 'imprigionato nell'ESMA, scuola di meccanica dell'esercito, trasformata in quegli anni in una tragica prigione clandestina, dal 24 maggio del 1976 al novembre dello stesso anno (in tutto sei mesi), insieme a padre Yorio, con l'accusa di avare avuto contatti con la guerriglia'. Jalics e Yorio furono sequestrati, scomparvero e poi furono lasciati in libertà” (da PERIODISTAS EN ESPANOL, 14.03,2013).

Fu complice del furto dei bambini durante la dittatura

Contro Bergoglio, “le nonne dell'associazione di Piazza di Maggio fecero denuncia alla giustizia argentina per il suo ruolo nel furto dei bambini, concretamente nel caso della nipote di Alicia de la Cuadra, una delle fondatrici dell'associazione” (da PERIODISTAS EN ESPANOL, 14.03.2013). Carlotto dice che si tratta di una famiglia platense che ebbe cinque scomparsi mai più ritornati, inclusa la figlia incinta, della quale si seppe, in seguito, che ebbe una bimba nel commissariato di polizia 5 della Plata. Per fare luce sulla vicenda fu contattato l'allora monsignor Bergoglio, che, dopo essersi informato, fece solo sapere alla famiglia che la bimba si trovava in buone mani...”.

E' un nemico dei diritti delle donne e degli omosessuali

Bergoglio “è uno storico ed acerrimo nemico del matrimonio ugualitario e dell'aborto legale. Nell'ambito del dibattito sul progetto di legalizzazione del matrimonio tra due persone dello stesso sesso, Bergoglio fece conoscere in merito il suo pensiero con un lettera diretta ai quattro monasteri di Buenos Aires: “Non siamo ingenui: non si tratta di una semplice lotta politica; è la lotta distruttiva contro il piano di Dio” (…). Sull'aborto è conrario in qualunque caso, anche per quello di stupro” ( da LA NAZIONE, 14.03.2013).

Tradotto per Massimo Pissano

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